Sei atleti positivi al coronavirus nella Pielle: il basket livornese trema

Quattro di questi dopo il tampone al laboratorio privato attendono quello dell’Asl. Il contagio sarebbe avvenuto durante una partita amichevole di alcuni giorni fa
26.10.2020 14:27 di  Antonio Bruno   vedi letture
Fonte: iltirreno.gelocal.it FRANCESCO PARDUCCI E FEDERICO LAZZOTTI
Sei atleti positivi al coronavirus nella Pielle: il basket livornese trema

LIVORNO. Sei atleti positivi al coronavirus (due certificati dall’Asl altri quattro dal test rapido di un laboratorio privato e dunque in attesa di conferma) nella prima squadra della Pielle, società iscritta al campionato di serie C Gold. Ad innescare il contagio sarebbe stata un partita amichevole giocata dai ragazzi di coach Andrea Da Prato nei giorni scorsi, a cui ne è seguita un’altra. Ecco perché, il basket livornese e non solo, teme una serie di altri contagi, tanto che molte squadre stanno valutando di fermare anche gli allenamenti.

«Stiamo affrontando la situazione con la massima attenzione e con il massimo del rigore. Come è normale che sia, del resto, non stiamo parlando di qualcosa nel quale alcunché possa essere lasciato al caso». Pasquale Lamberti, dirigente della Pielle, non si tira indietro quando gli si chiede conferma sulle voci che in questi giorni si stanno rincorrendo in città circa una situazione piuttosto pesante nella squadra alla voce contagi. «Abbiamo avuto due casi positivi nel roster della prima squadra - continua Lamberti - e altri casi sono in attesa di risposta ai tamponi svolti dall’Asl. Abbiamo un rapporto diretto con la Biolabor gestito direttamente dal dottor Farneti (uno dei soci della Pielle, ndr) e niente è stato né sarà lasciato al caso in un quadro di massima collaborazione con l’Asl, costantemente aggiornata. Purtroppo non siamo diversi dal resto del mondo del basket e più in generale dello sport ma posso dire che siamo stati molto efficienti nell’affrontare la situazione. Ma vorrei che si sapesse che la trasparenza della Pielle è stata un qualcosa di oggettivo: tengo a ricordare che, d’accordo con quella che sarebbe stata la nostra avversaria nella prima giornata di campionato, Montevarchi, avevamo già deciso per il rinvio della partita ancora prima che arrivasse lo stop generale da parte della Federazione».

Per il momento, nonostante i casi di positività non è stato deciso di sospendere l’attività allenamenti compresi. «I casi sono asintomatici e sono a casa in isolamento fiduciario. Gli allenamenti continuano per tutti quei giocatori che sono e risulteranno essere negativi ai controlli che vengono ripetuti costantemente». Una situazione delicata anche a livello nazionale che ha portato a sospendere i campionati regionali prima ancora dell’inizio. «Non c’era altro da fare. Si sarebbe rischiato di giocare un campionato a pezzi e bocconi - spiega - con partite rinviate a ogni giornata. La situazione purtroppo è sotto gli occhi di tutti, in questo preciso momento nel quale noi stiamo parlando il governatore De Luca sta chiudendo la Campania, tanto per dire».

Adesso si guarda al futuro, a quello che accadrà nei prossimi giorni. «La cosa più importante è che tutti stiano bene, da noi come nelle altre squadre, di qualsiasi categoria. Quanto al campionato è difficile fare delle ipotesi: al momento la Federazione ha disposto, per i campionati regionali, la partenza nell’ultimo fine settimana di novembre, un mese dopo il previsto, dunque. Speriamo che basti. Speriamo comunque che un campionato purchessia venga disputato, quando ci saranno le condizioni per farlo. Tutti sanno che avevamo costruito una squadra molto forte, destinata a lottare per la promozione. In più in questi giorni abbiamo salutato, ovviamente rimandandone la presentazione a tempi migliori, l’ingresso in società di due partner molto importanti, destinati ad accrescerne la solidità anche e sopratutto in ottica futura. Chiaro che non giocare non può farci piacere. Ma ci sono cose che vanno al di sopra degli interessi personali».