A Tu per Tu con Pasquale Franzese, difensore Juniores Orange DB

Pasquale Franzese : “Non mi piace fissare degli obiettivi perché sono una forma di limitazione”.
12.01.2018 18:40 di  Antonio Bruno   vedi letture
Fonte: Ufficio Stampa Orange Don Bosco.
A Tu per Tu con Pasquale Franzese, difensore Juniores Orange DB

Terzino sinistro vecchio stampo, si ispira per personalità e temperamento a calciatori di grande carisma come Daniele De Rossi e Paolo di Canio. Cresciuto nel Santa Firmina, ha militato nelle passate stagioni nel Tergoleto, U.T. Chimera e Arezzo Academy prima di indossare la maglia dell’Orange Don Bosco.

Scheda di presentazione per Pasquale Franzese, giovane calciatore della juniores arancione, classe 2000, residente a Val di Chiana che fa della tenacia e della grinta le sue caratteristiche peculiari.

Ciao Pasquale se era possibile presentarti descrivendoci il tuo ruolo e le tue caratteristiche tecniche.

Mi chiamo Pasquale Franzese, gioco nell’Orange Don Bosco come terzino sinistro, non ho grandi doti da un punto di vista tecnico, sono un difensore vecchia maniera del tipo per intenderci “o passa la palla o passa la gamba”, la tenacia e la grinta sono i miei punti forti.

In che squadre hai militato negli anni passati

Ho iniziato al S.Firmina all’età di 10 anni dove ho conosciuto la maggior parte dei miei attuali compagni di squadra con i quali c'è uno splendido rapporto, dopodiché sono andato al Tegoleto, al U.T. Chimera, infine all’Arezzo Academy.

A chi ti ispiri?

Mi ispiro a giocatori con il temperamento e la grinta di Daniele De Rossi e Paolo Di Canio, rispetto di tutti paura di nessuno, anche se penso che ogni ragazzo aretino prenda come riferimento la carriera finora intrapresa da Filippo Gerardini; militare nella squadra della propria città natale è il sogno di tutti e Filippo è uno dei migliori calciatori nostrani.

Obiettivi personali e di gruppo per questa stagione

Non mi piace fissare degli obiettivi perché sono una forma di limitazione, raggiunti quelli molti mollano, invece non occorre ermarsi finchè non si vincono tutte le partite; l'unico obiettivo è quello di vincere e mettercela tutta partita dopo partita.
L'obiettivo personale? Trasmettere al gruppo la giusta determinazione per affrontare partita dopo partita nel migliore dei modi.

Un giudizio sull'ambiente Orange, mister e compagni di squadra.

L’Orange Don Bosco è un posto fantastico, sembra davvero di stare in famiglia, la società è sempre disponibile e molto calorosa e questo ci fa stare bene. Dei compagni c'è poco da dire, la maggior parte la conosco da quando ho 10 anni, siamo un gruppo fantastico e nessuno viene lasciato indietro, poi ovvio succedono delle discussioni, ma questa è una cosa positiva perché vuol dire che ci teniamo. Il mister è giovane ed ha tanto da imparare ma come me non molla, è testardo e se continua così farà molta strada.