... con Giacomo Trojanis Tecnico dei 2006 Dell' ACADEMY

Dopo aver allenato prima squadra e molte formazioni giovanili nelle varie categorie, mister Giacomo Trojanis si ripresenta questa stagione ai nastri di partenza per una avventura completamente nuova con il gruppo dei 2006.

Primo giorno di preparazione o primo giorno di scuola per i 2006?

“Direi che può anche essere definito primo giorno di scuola in tutti i sensi perché è la prima volta che alleno in questa categoria pur avendo fatto tutte le altre dai giovanissimi in su. Dobbiamo imparare a conoscerci reciprocamente e quindi è un percorso interessante e da scoprire insieme sotto tutti i punti di vista”.

Con che prerogative partite per la prossima stagione?

“Si parte con grande entusiasmo! I 2006 ho avuto modo di conoscerli anno scorso a fine campionato accompagnandoli a qualche partita nei vari tornei di fine stagione e devo dire che sono un gruppo molto interessante che abbiamo voluto riconfermare in toto proprio per le qualità che ha dimostrato ed anche per il grande affiatamento che si è creato tra i ragazzi ed anche tra le rispettive famiglie. Ripartiamo da quelle basi precedenti. Le aspettative sono quelle di poter lavorare con buona qualità con questo gruppo. Il Campo, in termini di risultati, dovrà essere la conseguenza”.

Quale sarà quindi l’imput di quest’anno?

“Sarà quello di partire dalle basi tecniche già consolidate degli anni scorsi accompagnate nella crescita verso il settore giovanile vero e proprio e proprio per questo bisognerà salire di intensità accompagnata alla tecnica del ragazzoche deve diventare sportivo a tutti gli effetti”.

Quali sono gli impegni a breve scadenza?

“Primissimo impegno e di grande prestigio il torneo in memoria di Umberto Paglicci che organizziamo al Villaggio Amaranto il prossimo 9 settembre. Ci saranno società professionistiche come Fiorentina, Empoli, Perugia, Siena, Arezzo e noi.Sarà una esperienza quindi molto bella per i nostri ragazzi ed anche un torneo importante per la società viste le adesioni che ci sono state”.

Uno stimolo in più per tutto il gruppo…

“Assolutamente per capire l’intensità mentale che caratterizza la differenza tra professionismo e dilettantismo e quindi sarà una esperienza utile per capire cosa significa fare lo sport a certi livelli. Questo non significa che necessariamente non ci debbano essere giocatori irraggiungibili per i nostri però vedranno un approccio diverso, una esperienza bella dalla quale trarre profitto sia per l’immediato che per il futuro”.