Marco Cerofolini autore di grandi successi a Subbiano, per migliorare.

Il tecnico giallo blu, da sempre nel calcio ha sposato il progetto del Club Casentinese, come una icona del calcio, sa fare.
03.09.2017 14:35 di  Antonio Bruno   vedi letture
Marco Cerofolini autore di grandi successi a Subbiano, per migliorare.

Il neo allenatore Marco Cerofolini ha sposato in pieno il progetto del Subbiano, come una icona del calcio, sa fare. Infatti, Cerofolini è stato autore di grandi successi sia come calciatore che da allenatore ed ha accettato la panchina giallo blu, perchè ci sono tutti i presupposti di migliorare e di crescere. Nelle ultime due stagioni calcistiche è riuscito ad ottenere due promozioni consecutiva, vincendo i campionati di Seconda Categoria, prima da allenatore con l' Etruria Capolona, poi a Rassina come Direttore Tecnico. Mister Cerofolini è stata chiamato dalla Società Casentinese, per dare quella impronta di squadra che l'ambizioni del Club, richiedono. Del resto, l' esperienza, al tecnico giallo blu, non manca. Da diversi anni, sulle panchine dei dilettanti, della Provincia di Arezzo ha saputo farsi apprezzare, per il suo lavoro a Capolona, società che l'ha lanciato, affidandogli la panchina dei Juniores Amaranto, per poi passare a guidare la prima squadra del Rassina, dove si è fermato per cinque stagione ed ottenendo tanti consensi. Lo stesso Presidente Remo Ricci, dopo aver apprezzato il suo lavoro, in con l'incarico di Direttore Sportivo, qeust' estate ha fatto di tutto per trattenerlo. Tecnico di grande carattere, Marco Cerofolini, nel campionato 2015/16, alla giuda del Bibbiena ha rassegnato le dimissioni, con la squadra prima in classifica e che, poi, ha vinto il campionato. Carattere ed espereinza, contraddistungue il Tecnico che si è visto, per come ha preparato la gara di Coppa, con il Chiusi, sempre in modo equilibrato. Infatti è partito con un 4-3-3 molto offensivo, rilegando Donati, nella posizione di trequartista, a ridosso del tridente: Cini, Dati, Falsini. Poi, nella ripersa, per contenere la pressione degli ospiti ha preferito un'atteggimaneto tattico, scegliendo il 4-4-2, uno schema che gli contentiva di controllare tutti gli spazi del campo, per poi, con l'inseriemtno di Pallanti, ritornare al 4-3-3 e giocarsi in questo modo la sua partita, con l'intensità, di uno che ama vincere. Alla fine, il pareggio, appare sostalziamente giusto, però, per ils emplice fatto che è arrivato ad una manciata di minuti dalla fine, lascia un po' di delusione. Naturalmente, per quello che la squadra ha fatto vedere in campo, non si può che miglorare.