Lega Pro : Olbia – Arezzo 1 – 0

30.01.2024 13:30 di  Antonio Bruno   vedi letture
Fonte: Fausto Sarrini
Lega Pro : Olbia – Arezzo 1 – 0

Olbia – Arezzo 1 – 0

OLBIA (433): 1 Rinaldi; 23 Arboleda, 5 Bellodi, 39 Motolese, 43 Montebugnoli (35′ st 7 Mordini); 4 Dessena (45′ st 6 Incerti), 8 Schiavone, La Rosa; 21 Biancu (35′ st 29 Gennari), 99 Bianchimano (26′ st 18 Nanni), 10 Ragatzu. A disposizione: 22 Van der Want, 2 Zallu, 11 Contini, 15 Zanchetta, 17 Palomba, 19 Scaringi, 67 Scapin. Allenatore: Marco Gaburro.

AREZZO (4231): 1 Trombini; 3 Donati, 4 Risaliti, 13 Chiosa (32′ st 17 Lazzarini), 2 Montini; 5 Bianchi (1′ st 24 Foglia), 16 Mawuli; 20 Catanese (20′ st 19 Iori), 7 Guccione (1′ st 11 Gaddini), 8 Settembrini (20′ st 21 Castiglia); 28 Gucci. A disposizione: 12 Ermini, 22 Borra, 6 Polvani, 18 Damiani, 25 Masetti. Allenatore: Paolo Indiani.

ARBITRO: Luigi Catanoso di Reggio Calabria (Ferdinando Pizzoni di Frattamaggiore – Massimiliano Starnini di Viterbo). Quarto ufficiale: Cristian Chirnoaga di Tivoli.

NOTE: spettatori presenti 600 circa. Ammoniti: pt 30′ Montebugnoli, 35′ Bianchimano; st 25′ Gucci, 28′ Risaliti. Angoli: 0-3. Recupero tempi: 1′ e 5′

RETI: st 4′ Dessena

Il peggior Arezzo della stagione  è caduto a Olbia al cospetto di una squadra che proprio contro gli amaranto ha infranto più di un tabù: è tornata a vincere dopo sei sconfitte di fila, a segnare dopo oltre settecento minuti, non ha preso gol ed era tanto che non accadeva. E dire che la squadra sarda con il nuovo tecnico Gaburro in panchina al posto di Greco, pur con tanta buona volontà, si è rivelata modesta. Ma l'Arezzo ha deluso su tutti i fronti: ritmi bassi, mancanza di idee, senza la necessaria grinta. Una squadra spenta, tutto il contrario di quella vista col Rimini e soprattutto a Carrara. In pochi si sono salvati, su tutti Chiosa. Trombini ha compiuto una bella parata su Bianchimano poi non ha potuto far nulla sul tap-in di Dessena.

In vista della sfida con l'Entella di domenica prossima alle 18,30, chiusa la curva sud, servirà un Arezzo ben diverso da quello inguardabile visto a Olbia. E a questa squadra necessita anche una punta, visto che non ci sono alternative al pur bravo Gucci e mancano ancora tre mesi  alla fine del campionato.

Le uniche situazioni da ricordare, il minuto di silenzio per il grandissimo Gigi Riva, lo striscione e i cori per lui, il tifo incessante dei 130 sostenitori aretini arrivati in Sardegna e  il mazzo di fiori che il presidente Manzo ha depositato sulla targa dedicata a Bruno Nespoli, il portiere di Sansepolcro ed ex amaranto che morì tragicamente il 25 gennaio 1960 per un fortuito scontro di gioco in Olbia-Carrarese e da allora lo stadio è intitolato a lui.